Palazzolo Acreide
Città barocca dalle radici greche, situata nei Monti Iblei e non distante dal fiume Anapo e la Necropoli Rupestre di Pantalica, nel 2002 è stata insignita del titolo di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO, insieme con il Val di Noto.
Palazzolo Acreide dista 30 chilometri dal nostro agriturismo; 44 chilometri da Siracusa; 39 chilometri da Ragusa, e 91 chilometri da Catania. È situata nella parte ovest della provincia, sulle pendici dei monti Iblei.
Nei pressi di Palazzolo Acreide sorgeva Akrai, una colonia siracusana fondata attorno al 664 a.C. (70 anni dopo la fondazione di Siracusa) dagli stessi siracusani. Della città antica si conservano numerose testimonianze, in particolare un importante edificio teatrale e un complesso di edifici adiacenti all'agorà greco-romana. Di una strada urbana identifica con il decumano si conserva integro il manto stradale.
Le ricerche archeologiche hanno evidenziato una fase anteriore alla colonizzazione greca, d'interesse è a questo proposito la necropoli della Pinita un complesso di sepolcri scavati lungo una ripida parete di calcare, che assomiglia molto alle maestose sepolture di Pantalica, della popolazione che vi seppellì i propri defunti si conosce poco, già svutotati nell'antichità hanno restituito alcuni manufatti, molto interessante è un sepolcro per la caratteristica volta micenea a testimonianza dei rapporti con il mondo greco ed egeo. Altri luoghi di interesse sono l'antro di Sparno e alcune grotte-sepolcro nei pressi di Bauly.
La città greca sorgeva sull'altura del monte Acremonte, in questa località sono stati nel tempo localizzati un Aphrodision (Heraion?) e altri edifici religiosi citati nell'iscrizione Kaibel 217. Di notevole importanza storica e il santuario extraurbano di Cibele identificato dal marchese Paolo d'Albergo e successivamente fatto conoscere dal pittore francese Jean Houel che visitò Palazzolo nel 1779. Durante il periodo greco la città coniò una moneta con l'effigie della dea Demetra e si arricchì di importanti edifici civili, al regno di Gerone II, probabilmente nato o cresciuto in questa località, si deve il riordino urbano dell'abitato in epoca ellenistica. Del periodo romano si conservano parecchie testimonianze tra queste ad esempio la base di una statua onoraria dedicata a Caio Verre. In epoca tardo antica e cristiana la città accolse una numerosa comunità di cristiani e di ebrei che migrarono dopo l'editto del 18 giugno 1492 che espelleva dai domini spagnoli le comunità israelitiche.
Alla presenza dei cristiani delle catacombe urbane dell'Intagliata e dell'Intagliatella, ma anche e soprattutto un cospicuo numero di catacombe rurali note alla letteratura scientifica. Importanza notevole rivestono in questo contesto le iscrizione greche e cristiane studiate da Giovanni Pugliese Carratelli. In epoca moderna la città è tornata ad essere oggetto di scavi e di studi che hanno favorito una migliore comprensione della storia dell'abitato antico.
La città antica fu distrutta dalle truppe islamiche nell'827 si accamparono nei suoi pressi in attesa di occupare Siracusa. Di recente le ricerche sono state riprese dall'Università di Varsavia che ha condotto nell'area della città greco-romana alcune campagne di scavo.
Nella seduta del 27 giugno 2002 a Budapest, durante la XXVI Sessione Plenaria dell'UNESCO, la chiesa di San Sebastiano (www.sansebastiano.org) e quella di San Paolo di Palazzolo Acreide sono state dichiarate monumento patrimonio dell'umanità.